Testimoni di Verità, Costruttori di Unità
Guardando al mondo che ci circonda, non possiamo non restare perplessi o addirittura sgomenti: intorno a noi confusione, disorientamento, frammentazione, malvagità, violenza, aggressioni, separazioni, divorzi, antagonismi, accuse reciproche ecc.. sembra proprio che il mondo vada al contrario. Abbiamo la sensazione di trovarci ormai nella disunità eretta a sistema, che la torre di Babele è già qui, che l’uomo, schiavo del denaro e del potere non capisce più il suo simile, il suo fratello… Avvolti da tale contesto negativo non ci meraviglia più il fatto che la Madonnina 14 anni fa abbia pianto proprio su questo mondo sballato, alla deriva, che va moralmente sempre più giù, verso una decadenza di proporzioni geometriche dalla quale non saprà più rialzarsi.
Allora non c’è più speranza?
Effettivamente, a uno sguardo obiettivo, sembra proprio che vinca il male, anche se bisogna sempre tenere conto che fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Pur con tutte le attenuanti, sta di fatto che la situazione oggi è comunque veramente grave.
Eppure, già all’inizio dell’umanità, al trionfo del male in Adamo ed Eva, una profezia ci dice che il male non vincerà: “Io porrò inimicizia tra te (serpente) e la Donna, tra la tua stirpe e la Sua stirpe: questa (stirpe) ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”. Queste parole ci parlano di una “inimicizia”, di una battaglia lunga quanto il pellegrinaggio dell’umanità, combattuta contro il male dalla “stirpe della Donna”. Insieme a Gesù, anche noi “stirpe della Donna”, vinceremo. Questa vittoria è stata preannunciata da Maria a Fatima quando ha detto: “Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà”.
E le armi di questa battaglia?
La prima è la Fede:
“Questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo: la nostra Fede” (1 GV.5,4).
La seconda arma è l’Amore:
“Non meravigliatevi, fratelli, se il mondo vi odia.
Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte”: (1 GV. 3,13-14). La terza è la Verità: “Consacrali nella Verità. La tua Parola è Verità” (GV17,17), “…e la Verità vi farà liberi.” (GV 8,32). Sì la Verità nella Carità e la Carità nella Verità: perché la Verità senza Carità divide e la Carità senza Verità, non è amore vero, è solo sentimentalismo.
Se come “stirpe della Donna” prendiamo sul serio questa battaglia e ne usiamo con sapienza e con costanza le armi, allora ci sarà chiaro che è l’unica vera battaglia degna d’essere combattuta, perché la vittoria è assicurata!
Si, oggi come ieri: Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat!
Padre Sergio Raiteri (giugno 2009)